Un discorso a parte e meritevole di attenzione è quello di chi potrebbe dire: ma allora vuol dire non era volontà di Dio! qui mi permetto di pormi delle domande e mettere in guardia da una lettura della espressione “Volontà di Dio” che potrebbe suonare equivoca, un po’ ambigua, che fa a volte sembrare il “Dio misterioso”, un giocatore…di scacchi. Credo che la volontà Dio sia un cammino che si trova insieme e sempre perfettibile. “Provvisoriamente” direi che, se Dio è padre, ti chiede: cosa vuoi fare da grande? sappiamo che Dio sa tutto e sa “prima” quello che è buono e conviene chiedere, lo scrive anche il vangelo, …. se questo resta vero, in senso assoluto, non spiega però tante altre cose che dovremmo cercare di capire, comunque. Ma in questo non sono solo le parole e i ragionamenti ad aiutarci.

In vista di chiarirci questo, mi prendo un po’ di tempo, nel frattempo: Dio provvede, c’è una provvidenza in tutto. Non mi turba il pensiero di cambiare programma, sarebbe fissazione non “determinata determinazione” teresiana, né mi turba il pensiero di avere “sbagliato”, o il dubbio di essermi “ingannato” (sempre meglio dubitare di sé, insegna Teresa d’Avila)

Chiesa greco ortodossa di San Gabriele, dove secondo i vangeli apocrifi Maria ricevette una prima annunciazione mentre si trovava alla fonte, spaventata si ritirò in casa dove la raggiunse l’arcangelo Gabriele.

Resta tuttavia decisivo in questa svolta, il fatto che a monte ci sia stato un passaggio, avvenuto prima della ultima e decisiva richiesta di rientro, quando ancoro in fase di discernimento, in quello che doveva essere un anno sabbatico, utile anche a valutare le attitudini a questo tipo di impegno missionario, e messo davanti a difficoltà prevedibili e non piccole, mi chiedevo: ma se scoprissi di non avere i requisiti per continuare, e per qualche ragione mi dovessi fermare, che direi al Signore: mi arrabbierei? Gli rimprovererei di non avermi aiutato? Di avermi portato per strade sbagliate? facendomi intendere cose non vere…. Gli rimprovererei di avere permesso che che mi ingannassi…. ? Tentazione sempre in agguato… quella di valutare la volontà di Dio in base agli “obiettivi raggiunti”. Capisco che Dio non inganna, non scherza, e che se si dovesse anche parlare di errore, beh, sarebbe mio. Ma non è neppure questo il punto, perché questo esimerebbe Dio dal sentirsi chiamato in causa? A dire lui qualcosa, e a chinarsi. Se Dio è amico lo è anche negli errori, nei fraintendimenti, nelle incomprensioni, nei fallimenti; e questo è forse la risposta più vera a queste domande a questi dubbi, il frutto “più dolce” di questa verifica durata solo pochi mesi, quello che per me vale di più: avere compreso, grazie a Dio, che Dio è amico fedele sempre. 

Questa “certezza” vale il prezzo del costo di mille fallimenti, di mille delusioni e cadute, errori “necessari” per arrivare a capire. Scrive saggiamente Teresa di Gesù nelle Fondazione che Dio permette gli inganni (autoinganni) a vantaggio di una certa esperienza con cui l’anima ne esce ( Fondazioni 4,2). E interpretando secondo la sua logica dico che l’esperienza di cui parla non è una generica “saggezza” ma l’esperienza di Dio come amico “al di la del bene e del male”. Credo di interpretare così anche le parole di di Papa Francesco “meglio una Chiesa accidentata che una Chiesa imbalsamata”. Parole che leggo nella logica della “fiducia” delle confiance di teresina che secondo papa Francesco riassume il cuore della sua dottrina. Per il resto vale sempre la considerazione fatta al tempo della mia esperienza vocazionale che con il Signore si vince quando si perde. E che con lui si può anche scendere a patti senza cadere in compromessi che non accetterebbe. Allora bene andiamo avanti, ma significa mettere da parte il “sogno” orientale? Ripeto: No. Su questo capiremo meglio come e in che in che senso più avanti. Ci scommetto: una strada c’è sempre! Dio si è inventato l’universo per metterci al mondo: possibile che in questo universo non ci sia una strada per l’oriente e che, visto che anche l’universo è in espansione, in divenire, proprio per questa legge, non si possa aprire una strada nuova? …

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